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18 Set 2010 |
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Nell'estate del 1997 s'intraprese un viaggio nell'Ex - Jugoslavia le cui tappe furono: partecipazione al meeting delle "Donne in Nero" (Novi Sad), visita e alloggio alla "Casa del Fanciullo", orfanotrofio con oltre 200 bambini (Novi Sad), visita alla "Casa di Veternik", istituto che ospita 600 persone in situazione di handicap (Novi Sad), incontro con delegati del Comune di Novi Sad per riallacciare i rapporti con il Comune di Modena, consegna dei soldi delle "Adozioni a Distanza" dell'ARCI di Modena alle famiglie presso l'ufficio dell'ICS a Belgrado, incontro con il "Sindacato Indipendente" e il "Movimento Studentesco" di Belgrado, incontro con il "Gruppo di sostegno psicologico ai profughi di Sarajevo" cui abbiamo donato mezzo milione di lire, visita a Prijedor (Repubblica Sebska) agli operatori della "Casa per la Pace" di Trento per il progetto "Atlante" della Comunità Europea, incontro con il gruppo pacifista "Tollerancja" di Backa Palanca (Repubblica Sebska) ed infine incontro con la coordinatrice del "Gruppo Pacifista delle Donne di Fiume".
I rapporti con Rossella, e quindi l'ARCI e le "Donne in Nero", continuano ancora oggi in modo particolare nel sostenere il medesimo progetto di pace, per l'assistenza umanitaria alle donne e ai bambini dell'Afghanistan, dell'ONG "HAWCA" (Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan) nel campo profughi di Peshawar in Pakistan (progetto sostenuto anche da "Amnesty International"). Nell'autunno del 1997, a seguito di una segnalazione da parte della Provincia di Modena, si venne a conoscenza della drammatica realtà in cui versava una delle minoranze etniche della Nigeria, gli Ogoni (campagna internazionale sostenuta da "Amnesty International" cui è seguita anche una risoluzione di condanna da parte del Parlamento Europeo). A seguito dello sfruttamento da parte delle più importanti multinazionali del petrolio, e in modo particolare della SHELL, la terra di questo popolo è stata militarmente occupata dall'esercito nigeriano. Gli Ogoni, nonostante abbiano provato ad opporsi in modo pacifico ad un'estrazione selvaggia e senza regole del petrolio, che ha portato all'impraticabilità delle attività agricole e di pesca (attività millenaria) di cui questo popolo viveva, hanno visto da allora i loro diritti calpestati ed hanno assistito ad esecuzioni sommarie e all'ordine del giorno. Migliaia di persone sono state costrette a rifugiarsi in campi profughi nel Benin, nel Ghana ed anche in Europa. Molte di queste persone hanno poi dato vita al movimento di sopravvivenza degli Ogoni (MOSOP). In preparazione alla "Marcia per la Pace Perugia - Assisi" nell'Ottobre del 97, il Comitato, in collaborazione con i Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello, ha promosso un'iniziativa rivolta ai cittadini, agli studenti, agli insegnanti e a tutte le associazioni di volontariato per illustrare la realtà di questo popolo. Sono stati organizzati incontri pubblici, presso sedi comunali, e con studenti ed insegnanti, presso l'Istituto "Baggi" di Sassuolo, con uno dei rappresentanti del popolo Ogone, Komene Famaa. Essendo la SHELL OIL Co. la più grande multinazionale ad estrarre petrolio in questi territori e il più grande sponsor della "Ferrari Auto" nei Gran Premi di Formula Uno, il Comitato, assieme al "Coordinamento Provinciale della Marcia Perugia - Assisi", ha organizzato nel Novembre del 1997 un sit-in pacifico davanti i cancelli della "Ferrari" a Maranello ed un incontro con i delegati sindacali di fabbrica per sensibilizzare ed informare su una situazione difficile che da molti anni coinvolge la Nigeria. Per finanziare questa campagna il Comitato ha provveduto a stampare centinaia di magliette, sulle quali vi è impressa anche una poesia del leader dell'etnia ogone, Ken Saro Wiwa, giustiziato dal governo nigeriano il 10 Novembre 1995 con altri attivisti. Negli anni a venire sono seguiti altri momenti di sensibilizzazione tra cui va ricordato l'incontro pubblico, presso la "Casa nel Parco" di Sassuolo, in occasione del "Meeting Nord - Sud" del 1998, con una delle responsabili, in Italia, del MOSOP. Tra le varie iniziative svolte dal Comitato va ricordata anche la raccolta di contributi in denaro, in occasione delle "Fiere di Ottobre" a Sassuolo nel 1997, tramite la vendita di torte e offerte libere per:
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