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25 Set 2018 |
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T.A.M.-T.A.M. di PACE invita tutta la cittadinanza modenese a partecipare alla “Marcia Perugia – Assisi per la pace e la fratellanza tra i popoli”, come la chiamò il suo ideatore Aldo Capitini nel 1961, il prossimo 7 ottobre 2018. Può essere la prima risposta forte, corale, nazionale di fronte ai diritti calpestati e alla xenofobia e razzismo che sono cresciuti, tanto da allarmare persino la Commissaria per diritti umani dell’ONU.
Marciare da Perugia ad Assisi è un gesto semplice, ma oggi ha un forte significato politico. C’è infatti una campagna in atto contro i diritti di tutti, dal momento che il mancato rispetto dei diritti vitali dei profughi e dei migranti, riguarda e colpisce tutti i cittadini. In Italia negli ultimi anni sono aumentate le disuguaglianze e la povertà colpisce sempre più milioni di famiglie. Non vogliamo che ciò sia pretesto per sviluppare tragiche “guerre fra poveri”. Tutti hanno diritto al rispetto. Tutti. Non uno di meno. La Marcia è di tutti coloro che riconoscono la piena legittimità delle diversità culturali, religiose, valoriali, etiche, di chi concorda con la necessità di condivisione pacifica dello stesso spazio materiale e istituzionale, di rispetto reciproco e di pratica della solidarietà comune. Appartiene a tutti coloro che intendono rispettare e attuare i principi fondamentali della Costituzione italiana: unità della Repubblica, diritti, lavoro, uguaglianza, libertà, laicità, tutela delle minoranze, promozione della cultura, difesa e cura del territorio, ripudio della guerra, limitazione della sovranità necessaria per assicurare pace e giustizia fra le nazioni, diritto d’asilo. Marciare insieme oggi significa rompere il silenzio, prendere posizione contro la barbarie che cresce, contro il ritorno della guerra, della strategia atomica, dei calcoli geopolitici in spregio dei bisogni e desideri dei singoli e dei popoli; contro la mancanza di politiche attive che contrastino il degrado ambientale globale. L’alternativa a questo precipizio di civiltà è il disarmo: disarmare il pensiero, disarmare le parole, disarmare le azioni. La nonviolenza è la risposta necessaria, capace di moltiplicare gli anticorpi che possono prosciugare il brodo di coltura nel quale stanno proliferando i germi dell’ignoranza, dell’egoismo, del fascismo. La Marcia è una manifestazione “dal basso” per mandare precisi messaggi: sì a politiche sociali di accoglienza, inclusione e tutela dei diritti civili; no agli enormi stanziamenti per le spese militari, no agli strumenti di morte come gli F35, no all’industria bellica, no all’esportazione di armi nei paesi belligeranti, che creano morte, distruzione, migrazioni forzate e profughi che fuggono dal terrore e dalla miseria. No a un sistema che produce disuguaglianze, povertà e risentimento e che incita alla ricerca del capro espiatorio. Marciare per la pace è una risposta all’attuale politica globale e una proposta per una sua radicale trasformazione. L’invito che rivolgiamo a tutte e tutti, è di mettersi in cammino per la pace, da Perugia ad Assisi. T.A.M. - T.A.M. di PACE |